Lo scandalo elettorale: i seggi verranno attribuiti solo tra mercoledì e giovedì prossimo (caso unico nel mondo occidentale).
Ritardare i dati ufficiali è sintomo se va bene di brogli, se va male di golpe
Dunque, il cd. Rosatellum prevede almeno due distinte votazioni ed elaborazioni di voto: una, immediata, per l’uninominale, sulla cui base si basano le estrapolazione decisamente imperfette dei seggi che vediamo oggi in TV.
L’altra per per il resto dei collegi (quota maggioritaria ecc.). Per uno strano caso, con una complessità mai vista nella storia della Repubblica Italiana, dopo aver calcolato le preferenze uninominali bisogna fare le ripartizioni a livello di seggi (…). Morale: i seggi finali verranno attribuiti tra mercoledì e giovedì prossimo ossia ben 3 o 4 giorni dopo la conclusione del voto, coinvolgendo giudici e ministero. Faccio presente che tale complessissimo – e lentissimo – metodo è caso unico nel mondo occidentale, ci tengo a sottolinearlo.
In democrazia è infatti prassi che i risultati elettorali siano immediati o quasi, la mattina del giorno dopo si sa già il risultato. In Italia nel 2018 invece no, prima volta che succede dal 1946: infatti, per espresso volere di Renzi e Berlusconi, padri nobili (o ignobili?) del Rosatellum, si è voluto rendere complessissimo il processo facendo intervenire calcoli del ministero e magistratura (corte di appello) a validare i voti. Da qui il ritardo di giorni.
Prima domanda: perchè Renzi e Berlusconi hanno voluto rendere così complesso un meccanismo altrimenti decisamente immediato? O, messa in altro modo, quale è il motivo per cui le democrazie pretendono di avere i dati di voto rapidamente? Semplice, la DEMOCRAZIA vuole che NON ci sia ingerenza politica – men che meno giudiziaria – nei risultati finali. Ovvero il processo deve essere semplice ed immediato, portando al potere chi ha vinto in modo chiaro ed incontrovertibile. In Italia nel 2018 invece no, per preciso volere del PD e Forza Italia, i due partiti sconfitti alle elezioni.
Magari non succederà nulla, magari è solo un eccesso di cautela, magari … (forse dubito troppo, ma a pensar male in Italia troppo spesso ci si azzecca, …); in ogni caso sto temendo, base dati fattuali direi incredibili a livello democratico, che ci possa qualche sotterfugio. A maggior ragione visti i personaggi coinvolti.
La Germania, la Francia, la Gran Bretagna, anche gli USA pubblicano i risultati la notte stessa, l’Italia no!!!
Spero di sbagliarmi naturalmente. Purtroppo stiamo vivendo periodi difficili, complessi, in cui una vittoria presidenziale USA è stata combattuta ed osteggiata come non mai, in cui un referendum democratico britannico è stato incredibilmente messo in discussione da agenti esterni se non direttamente disturbatori….
Momenti difficili in cui deputati di Stato vengono uccisi un giorno prima di appuntamenti elettorali cruciali (Jo Cox) e/o vengono assassinati, ehm, suicidati, membri dell’apparato politico (Dem USA) nel bel mezzo della lotta per il governo presidenziale.
Dunque dubitare non è solo lecito ma, direi, medicale. Nel senso che può essere utile prevenire una patologia a cui l’Europa è regolarmente avvezza, la deriva autoritaria.
Oggi a sentire Renzi affermare che si dimetterà solo alla formazione del nuovo Governo – per altro sapendo che l’uomo difficilmente mantiene le parole date – mi ha raggelato il sangue. Magari non è nulla, magari è solo un eccesso di cautela ma è meglio tenere la guardia alta, in caso di disgrazie politiche ed elettorali, mai da escludere di questi tempi (…).
Che le Forze Armate Italiane restino in allerta, alla fine sono loro – assieme al Presidente della Repubblica (il cui staff ha forse incontrato in questi giorni Steve Bannon?) – a dover garantire la stabilità democratica italiana.
Per dirla meglio, con gente come George Soros in giro – accolto dal presidente del consiglio italiano pro-tempore, appartenente al partito sconfitto alle elezioni, Conte Silveri Gentiloni, come un Capo di Stato, ndr – meglio “prevenire che curare” (…).
Mitt Dolcino
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El escándalo de las elecciones:
los escaños se asignarán solo entre el miércoles y el próximo jueves (un caso único en el mundo occidental).
Retrasar los datos oficiales es un síntoma si es bueno para el fraude, si va mal con un golpe
Entonces, el cd. Rosatellum incluye al menos dos votos separados y cálculos de voto: uno inmediato, por la circunscripción de un solo miembro, con base en los cuales se basan decididamente imperfecta extrapolación de asientos que vemos hoy en la televisión.
El otro para el resto de los colegios (participación mayoritaria, etc.).
Para un caso extraño, con una complejidad nunca vista en la historia de la República Italiana, luego de calcular las preferencias uninominales se deben realizar las averías al nivel de los asientos (...). Moraleja: los asientos finales se asignarán entre el miércoles y el jueves, o más bien 3 o 4 días después de la conclusión de la votación, involucrando a los jueces y al ministerio.
Observo que este método muy complejo (y muy lento) es un caso único en el mundo occidental, me gustaría subrayarlo.
De hecho, la democracia es una práctica que los resultados electorales son inmediatos o casi, en la mañana del día después de que el resultado ya se conoce.
En Italia, en 2018, pero no, la primera vez que esto ha sucedido desde 1946: de hecho, se expresa el deseo de Renzi y Berlusconi, padres nobles (? O infame) De Rosatellum, hemos querido hacer proceso muy complejo, involucrando cálculos del ministerio y el poder judicial (el tribunal de apelación) para validar los votos. De ahí los días de retraso.
Primera pregunta: ¿por qué Renzi y Berlusconi querían hacer tan complejo un mecanismo tan inmediato? O, dicho de otro modo, ¿cuál es la razón por la cual las democracias afirman tener datos de votación rápidamente? Simple, DEMOCRACIA quiere que no haya interferencia política, y menos judicial, en los resultados finales. Es decir, el proceso debe ser simple e inmediato, llevando al poder a aquellos que han ganado de manera clara e incontrovertible. En Italia en 2018, sin embargo, no por la voluntad precisa de la DP y Forza Italia, los dos partidos derrotaron en las elecciones.
Tal vez no pase nada, tal vez sea un exceso de precaución, tal vez ... (tal vez dudo demasiado, pero pensar mal en Italia con demasiada frecuencia te vuelves culpable, ...); en cualquier caso, me temo, la base de datos fáctica diría increíble a nivel democrático, que puede haber algún subterfugio. Aún más dado los personajes involucrados.
Alemania, Francia, Gran Bretaña, incluso los Estados Unidos publican los resultados la misma noche, ¡¡¡Italia no !!!
Espero estar equivocado naturalmente. Por desgracia estamos viviendo tiempos difíciles, complejas, en las que se libró y se opuso como siempre una victoria presidencial de Estados Unidos, en el que un referéndum democrático británico fue muy cuestionado por agentes externos si no directamente alborotadores ....
momentos difíciles en los que los diputados de estado son asesinados un día antes de los eventos electorales cruciales (Jo Cox) y / o son asesinadas, uh, se suicidó, miembros del aparato político (Dem USA) en medio de la lucha por el gobierno presidencial.
Así que dudar no solo es legal sino, diría, médico. En el sentido de que puede ser útil para prevenir una patología a la que Europa está acostumbrada regularmente, la deriva autoritaria.
Hoy, al escuchar a Renzi decir que renunciará solo a la formación del nuevo Gobierno, por otro lado, sabiendo que el hombre apenas conserva las palabras dadas, ha congelado mi sangre. Tal vez no sea nada, quizás sea un exceso de precaución, pero es mejor mantener la guardia alta, en caso de desgracias políticas y electorales, que nunca se descartarán en estos tiempos (...).
Que las Fuerzas Armadas italianas permanecen en alerta, al final son, junto con el Presidente de la República (cuyo personal tal vez se ha reunido con Steve Bannon en estos días?) - para garantizar la estabilidad democrática italiana.
Para mejor dicho, con gente como George Soros alrededor - recibidos por el primer ministro italiano pro tempore, que pertenecen a la parte derrotada en las elecciones, el conde Silveri Gentiloni, como Jefe de Estado, Ed - más bien "prevenir que curar" (...) .
Mitt Dolcino
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